La Collezione di Valerio Piccinelli in mostra a Sansepolcro
Da venerdì 20 a domenica 22 Settembre 2019 si apre ufficialmente a Sansepolcro nella Sala Esposizioni Comunale di Palazzo Pretorio la Mostra Collettiva “Storia di una passione”che mette in mostra una selezione dei maestri dell’arte contemporanea dalla Collezione di Valerio Piccinelli. Venerdì alle ore 18,45 la presentazione ufficiale della mostra che in realtà si è aperta già a partire da giovedì 19 Settembre.
Personaggio bene in vista del mondo dello sport, figura di spicco del calcio locale e, in particolare, responsabile del Settore Giovanile della Virtus di San Giustino, ha saputo affiancare alla sua attività professionale e al suo interesse per il calcio anche quello per la creatività e l’arte. Più che imbracciare il pennello personalmente ha preferito inserirsi nella schiera di quanti si circondano di cose belle fatte da altri. Dal 1975 inizia ad acquistare opere da autori vari prima attratto dal soggetto piuttosto che dalla tecnica poi anche dall’idea che queste possano aumentare, nel tempo, il proprio valore. In effetti la sua collezione, negli ultimi anni, è cresciuta parecchio. Il suo primo quadro comprato è stato quello di Fernando Fusco, fumettista e pittore italiano scomparso proprio nella vicina Umbria nel 2015. Ai primi quadri, entrati nella sua casa proprio nel 1975, se ne sarebbero aggiunti tanti altri.
Ma vediamo l’elenco completo degli autori in mostra Mimmo Rotella, Adriano Alunni, Giosetta Fioroni, Fernando Fusco, Mario Schifano, Nuvolo, Marcello Magnanelli, Franco Barrese, Romano Notari, Giancarlo Montuschi, Daniele Alfani, Gino Giusti, Franco Angeli, Samuele Ventanni, Laboratorio Saccardi, Giuseppe Chiari, Andrea Chieli, Enrico Manera, Emilio Isgrò, Franco Alessandrini, Renato Natali, Paolo Gennaioli, Danielle Villicana D’Annibale, Francesco D’Amore, Franco Tredici, Duilio Francimei, Daniel Spoerri, Gastone Lanfredini, Stefano Camaiti.
Se è vero che il collezionismo di questo settore, cioè l'abitudine, di origine antica, di privati di raccogliere opere d'arte , è strettamente connesso a motivazioni culturali ed estetiche è anche vero che questo riporta alla memoria il fenomeno del mecenatismo . In effetti la grandezza della collezione di Piccinelli sta proprio nel fatto di non fermarsi all’attrattiva dei nomi altisonanti di patinati cataloghi d’arte ma di scommettere anche nei giovani che dimostrano una qualche grinta o in cui lui riconosce una certa ambizione. In questo senso Piccinelli continua a dare fiducia a tanti creativi che, specie negli ultimi anni, devono percorrere strade, forse più impervie del passato, per continuare a sperare nel loro cammino di creatività ed arte. Alcune delle più ricche collezioni del passato, con tutte le dovute proporzioni, sono andate a costituire autentici musei. Chissà che anche la Collezione di Piccinelli non possa costituire il nucleo di una esposizione permanente. Intanto i visitatori ne potranno vedere una parte sapientemente messa sotto la miglior luce anche grazie alla collaborazione di Donatella Zanchi e Michele Foni, figure di spicco dell’ambiente culturale locale. Zanchi e Foni hanno partecipato anche alla selezione dei pezzi da esporre scegliendo in un numero veramente ragguardevole di opere che non aspettavano altro che essere svelate ad un più grande pubblico.