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A Sansepolcro nasce la prima Rete nazionale di rigenerazione urbana

Le pratiche che rappresentano costituiscono un movimento che apre opportunità di azione sociale diretta, e tracciano nuove rotte per le politiche pubbliche, non si tratta dunque solo di "buone pratiche"

A CasermArcheologica il 6 dicembre, si svolgerà una giornata che vedrà a Sansepolcro alcuni dei principali protagonisti del settore della Rigenerazione Urbana in Italia, un appuntamento importante per confrontarsi e dare prospettive di medio e lungo periodo ai processi di recupero di spazi in disuso, attraverso processi culturali capaci di aggregare le comunità territoriali.

Nella ex Caserma di via Aggiunti 55, oggi spazio dedicato all'arte e ai processi di cittadinanza attiva, si incontreranno esponenti di Istituzioni pubbliche e private, Fondazioni, ricercatori, operatori provenienti da tutta Italia per confrontarsi su un'agenda comune che permetta di analizzare i risultati delle diverse esperienze avviate ormai da alcuni anni e di individuare gli ostacoli che impediscono una piena valorizzazione dei processi in corso. In Italia infatti, a fronte di una grandissima vivacità nata intorno a luoghi abbandonati, che sono ora presidi culturali irrinunciabili ed espressione di politiche pubbliche riconosciute di valore, il quadro normativo e le politiche territoriali rimangono ancora confuse e di breve periodo.

L'incontro, a cui è possibile iscriversi scrivendo a casermarcheologica@gmail.com, si realizza grazie al sostegno della Regione Toscana, nell'ambito di Toscanaincontemporanea2019, il bando promosso dall'assessorato alla cultura volto a sostenere progetti di valorizzazione delle realtà di arte contemporanea presenti nel territorio regionale; saranno presenti la vicepresidente regionale Monica Barni e il direttore del aettore ricerca e cultura, Roberto Ferrari; insieme a loro a Sansepolcro, il delegato del Mibact, direzione generale creatività contemporanea e rigenerazione urbana, Luciano Antonino Scuderi, rappresentanti di Anci e alcuni amministrazioni comunali che hanno attivato politiche di rigenerazione urbana nei propri territori, come il Comune di Follonica con Barbara Catalani, assessore alla Cultura, il Comune di Campi Bisenzio, con il sindaco Emiliano Fossi e l'assessore Giorgia Salvatori, il Comune di Montelupo Fiorentino, con i l sindaco Paolo Masetti e la Fondazione Innovazione Urbana di Bologna. Saranno presenti inoltre Francesca Velani, coordinatrice di Parma Capitale della Cultura 2020 e Vicepresidente di Promo PA Fondazione, Cassa Depositi e Prestiti con Alessandra Balduzzi, e le Fondazioni: Fondazione Unipolis, Roberta Franceschinelli, Fondazione CR Firenze, Barbara Tosti, Fondazione con il Sud, Caterina Ronconi e Chiara Bartolozzi per Fondazione Cariplo. Per le Università, Ezio Micelli, Elena Ostanel e Adriano Cancellieri, del Master U Rise, IUAV di Venezia, Carlo Andorlini dell'Università di Firenze, Pietro Rovigatti, docente all'Università di Chieti e Pescara, inoltre Leonardo Bieber per Federculture, Elena Pelosi dal Maxxi Architettura, Che-Fare con Bertram Niessen, Elena Taverna per Labsus, Silvia Givone per Sociolab, Elena Donaggio per Avanzi, Paolo Cottino e Alice Franchina per KCity, e altri professionisti che da anni lavorano a diverso titolo per le politich e di Rigenerazione nei centri urbani e nelle Aree interne, come Ilda Curti e Filippo Tantillo Parteciperanno oltre 35 operatori - tra questi alcuni autori delle esperienze di più lungo corso in Italia -gestori di spazi rigenerati dal Nord al Sud.

Presenteranno la prima Rete nazionale dedicata alla Rigenerazione Urbana che si sta costituendo per rendere più solide e stabili le pratiche di sviluppo, e quindi cambiare la cultura di governo, aprendola al riconoscimento e all'abilitazione dell'innovazione dal basso. La rete è composta dai gestori di spazi dedicati a produrre cultura e fare società, imprenditori civici, che si impegnano in progetti di riattivazione di spazi abbandonati, dismessi o parzialmente inutilizzati per farne centri generativi, inclusivi e abilitanti per le persone e la comunità.

Le pratiche che rappresentano costituiscono un movimento che apre opportunità di azione sociale diretta, e tracciano nuove rotte per le politiche pubbliche, non si tratta dunque solo di "buone pratiche", ma sono campi di sperimentazione, scambio, apprendimento e co-produzione tra gli attori dell'innovazione e della sostenibilità urbana.

Sarà possibile seguire l'incontro anche attraverso la diretta facebook dalla pagina di CasermArcheologica.

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